A San Nicolò a Trebbia è presente la Scuola Infanzia “Beata Vergine Addolorata”.
Il bambino è PERSONA a cui fornire tutti gli strumenti più adatti alla propria crescita.
Queste parole si leggono aprendo il nostro sito web, con cui ci presentiamo a chi cerca notizie e informazioni on line. Nel paese di San Nicolò la scuola Beata Vergine Addolorata esiste da quasi un secolo, e fino a qualche anno fa occorreva presentarsi al cancello per vederlo e conoscere chi ci abitava, invece oggi basta un click sul computer e sei dentro la scuola, vedi le aule, i colori, i giochi e gli arredi. Però venire di persona è un’altra cosa; puoi vedere i nostri bimbi concentrati ad ascoltare la maestra, o persi dietro a un gioco coinvolgente, in mezzo a costruzioni meravigliose fatte con piccoli pezzi di legno di varia forma e misura, oppure saltellanti in giardino a cercare margherite, (dietro alla canonica c’è un bosco segreto meraviglioso) o legnetti, foglie gialle e arancioni, o secche marroni. Oppure assorti davanti a un grande libro con tante figure…
Così come ti può succedere di incontrare per strada le maestre con di fianco la fila vociante dei bimbi che si recano alla biblioteca comunale o in cerca di figure geometriche, o colori, negozi, per non parlare del mercato! Tutti in fila con le manine strette intorno ad una lunga corda per non perdere la strada, con la faccetta ridente e curiosa. E mamme e nonne che li riconoscono e non sanno se farsi vedere o no…
A settembre arrivano i nuovi, ed è bellissimo vederli arrivare, aggrappati alle mamme o ai papà, incerti e indecisi fra il riso e il pianto, oppure spavaldi, sicuri di sé (almeno per qualche ora) e tutti curiosi di vedere, toccare, conoscere cosa si cela dietro alle braccia delle maestre che sempre li accolgono sorridenti. All’inizio sembrano tutti coraggiosissimi, poi nei giorni successivi qualcuno resta stoicamente fedele a questa immagine, qualcuno invece reclama a gran voce le braccia della mamma, e la chiama… Ma i pianti passano presto, e in qualche settimana tutti sono contenti.
Essere oggi una Scuola Cattolica vuol dire anche insegnare ai bambini a fare il segno della croce,
ma non solo. Il mistero del Natale, o della resurrezione, raccontati con parole nostre, fatti realtà nella quotidianità.
Il fatto di accogliere tutti vuol dire anche trovarsi in classe bambini di altre fedi, con le cui famiglie si riesce sempre a trovare un dialogo sincero. Perché, se si vuole, è proprio questo che succede; poter vivere bene in un luogo in cui ognuno può portare sé stesso accogliendo sempre l’altro è principio cardine per noi, per i nostri bambini, per le famiglie, per il nostro paese. Questo vorremmo trasmettere agli adulti di oggi e di domani, costruendo un tessuto di rapporti dove gli intrecci sono fatti di rispetto reciproco e accoglienza verso l’altro.